La Fondazione Rocco Chinnici è stata costituita il 24 luglio 2003 in occasione del ventesimo anniversario della tragica uccisione del Magistrato (29/7/1983), sulla scia di una serie di iniziative già da tempo adottate in sua memoria. Tra queste il Premio Rocco Chinnici, che testimonia la stima e l’affetto della cittadinanza di Partanna nei confronti del Giudice, viene indetto annualmente da una istituzione bancaria locale. E proprio durante lo svolgimento di una delle edizioni del Premio nasceva, come istanza spontanea della cittadinanza, l’idea della fondazione, che veniva subito fatta propria, con grande entusiasmo, dai familiari di Chinnici e da un qualificato gruppo di suoi amici ed estimatori.
Oltre alla presenza dei familiari, infatti, l’iniziativa ha visto l’autorevole adesione di diversi colleghi di Rocco Chinnici, magistrati di vertice degli uffici giudiziari operanti nei distretti di Corte d’Appello di Palermo e Caltanissetta, esponenti di vertice di alcune banche, docenti universitari, giornalisti ed il Generale della Guardia di Finanza (ris) Antonino Rametta, tra gli investigatori che collaborarono con Rocco Chinnici nelle prime difficili indagini finanziarie avviate tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta e da decenni fraterno amico dei familiari del Giudice e che è stato nominato presidente della neo-costituita Fondazione. L’elemento innovativo che caratterizza l’attività della Fondazione sta nella circostanza che essa si propone di rivolgersi non soltanto al mondo giudiziario ma anche a quello economico-finanziario ed a quello della scuola e della formazione; l’idea di base è di creare iniziative di comunicazione tra questi tre settori.
Il coinvolgimento di istituzioni economico-finanziarie accanto a quelle giudiziarie costituirà l’aspetto peculiare dell’attività della Fondazione Rocco Chinnici nel cercare di mettere a confronto le diverse esperienze, le diverse istanze e, con il coinvolgimento della scuola, di contribuire all’affermazione di una società sana ed ordinata.
Il confronto coi giovani sarà infatti un altro cardine della Fondazione, che vuole riprendere quel dialogo coi ragazzi che Chinnici aveva instaurato con grande successo e che è stato bruscamente interrotto con la sua morte. Rocco Chinnici era convinto che la rinascita della società potesse realizzarsi soltanto attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni: la Fondazione a lui intitolata recepisce questo insegnamento ed ai giovani intende dedicare buona parte della sua attività per dare un contributo nella formazione di un nuovo tessuto sociale, intriso di quella cultura della legalità per l’affermazione della quale Chinnici si batteva e che è il presupposto indispensabile della definitiva sconfitta della mafia, intesa non soltanto come sodalizio criminale ma anche come “mafiosità”, elemento inaccettabile di una certa mentalità isolana.
Per Onorare e ricordare le opere
dell’alto Magistrato antimafia.
Nell’onorare la memoria del Giudice ucciso e mantenere vivo il ricordo del suo impegno umano e professionale, sono tre gli ambiti nei quali si sviluppano le attività della Fondazione: quello giudiziario, quello economico-finanziario e quello della scuola e della formazione. L’idea di base è quella di stabilire iniziative di comunicazione tra questi tre settori e prende le mosse da alcune semplici osservazioni. L’emergenza economica e sociale della nostra Terra non è stata ancora superata. La lotta alla mafia ha conosciuto una stagione di lotta assai efficace sul piano repressivo e giudiziario; ma le iniziative in campo economico e sociale per affrancare il meridione dalla criminalità organizzata sono ancora insufficienti. Lo stato di sottosviluppo economico e sociale del Sud rispetto alle altre aree del Paese è un elemento di grave incertezza e disordine sociale. La cultura della legalità stenta ad affermarsi in situazioni di precarietà economica. Il coinvolgimento di istituzioni economico-finanziarie accanto a quelle giudiziarie caratterizza l’attività della Fondazione Rocco Chinnici nel cercare di mettere a confronto le diverse esperienze, le diverse istanze e, con il coinvolgimento della scuola, contribuire allo sviluppo di un tessuto economico sociale sano e ordinato, intriso di quella cultura della legalità per l’affermazione della quale Rocco Chinnici si batteva e che è il presupposto indispensabile della definitiva sconfitta non solo della mafia intesa come sodalizio criminale ma anche della “mafiosità” come elemento inaccettabile di una certa cultura isolana.
Organi Sociali
Consiglio Generale
Gen. Antonino Rametta – Presidente
Dott.ssa Caterina Chinnici – Vice Presidente
Sig. Alessandro Averna Chinnici
Dott.Antonio Balsamo
Dott. Giuseppe Barcellona
Prof.ssa Rita Cedrini
Dott. Salvatore Celesti
Dott.ssa Elvira Chinnici
Prof. Giorgio Chinnici
Avv. Giovanni Chinnici
Dott. Ettore Criscuoli
Dott. Luigi Croce
Dott. Roberto De Simone
On. Giuseppe Di Lello Finuoli
Dott. Renato Di Natale
Dott. Donato Di Trapani
Dott. Giovanni Finazzo
Avv. Salvatore Gallina Montana
Dott. Umberto Ginestra
Dott. Pietro Grasso
Dott. Francesco Ingargiola
Dott. Nicola La Rocca
Prof. Antonio La Spina
Dott. Francesco Maiolini
Dott. Maurizio Montagnese
Dott. Francesco Messineo
Dott. Vincenzo Oliveri
Ing. Massimo Plescia
Dott. Giovanni Bosco Puglisi
Dott.ssa Rosa Ricciardi
Dott. Aldo Rizzo
Dott. Carlo Rotolo
Dott. Salvatore Scaduti
Dott.ssa Rosa Alba Scaduto
Dott. Antonino Silvio Sciuto
Avv. Fausto Sinagra
Dott. Antonino Termini
Dott. Roberto Troiani
Prof. Sergio Vizzini
Comitato Direttivo
Gen. Antonino Rametta – Presidente
Dott.ssa Caterina Chinnici – Vice Presidente
Dott. Ettore Criscuoli
Dott. Carlo Rotolo
Dott. Antonino Termini
Comitato Studi
Avv. Giovanni Chinnici – Coordinatore
Dott. Antonio Balsamo
Dott. Umberto Ginestra
Ing. Massimo Plescia
Dott.ssa Rosa Ricciardi
Collegio dei Revisori
Prof. Sergio Vizzini – Presidente
Sig. Giovanni Cuttone
Dott. Giuseppe Mendolia
Segretario
Dott. Nicola La Rocca
Art. 1
Per onorare la memoria e mantenere vivo il ricordo della personalità e dell’impegno civile e professionale del dott. Rocco Chinnici, magistrato assassinato dalla mafia, è istituita la Fondazione “ROCCO CHINNICI”.
Art. 2
La Fondazione non ha scopo di lucro. Essa acquisirà personalità giuridica ai sensi degli artt. 12, 14 e segg. del Codice Civile.
Art. 3
La Fondazione ha sede in Partanna (TP) in via Vittorio Emanuele 219, Palazzo Calandra. La Fondazione potrà stabilire sedi secondarie od uffici in altre località in ambito nazionale.
Art. 4
La Fondazione persegue i seguenti scopi:
– approfondire e diffondere la conoscenza dei fenomeni mafiosi, criminali e di devianza dalla legalità, in tutte le loro manifestazioni;
– favorire la creazione e la diffusione di una sana cultura economica ed imprenditoriale contribuendo alla formazione di un tessuto economico-imprenditoriale locale resistente alle pressioni della criminalità mafiosa;
– promuovere contatti tra il mondo della giustizia, quello economico e quello della scuola e della formazione, finalizzati allo sviluppo della cultura della legalità con particolare attenzione alle generazioni più giovani;
– favorire iniziative di crescita sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di contribuire all’affermazione dei valori di legalità e giustizia ed all’ordinato sviluppo della società.
Per la realizzazione di tali scopi la Fondazione può:
istituire borse di studio; sovvenzionare studi, ricerche, indagini ed altre iniziative; organizzare o concorrere ad organizzare dibattiti, corsi e seminari di studio, convegni ed altre manifestazioni pubbliche; curare la raccolta di documenti, studi e scritti vari sui fenomeni di devianza; istituire un’emeroteca ed una biblioteca specialistica, aperta al pubblico; contribuire alla realizzazione da parte di terzi di iniziative rientranti negli scopi della Fondazione; stabilire rapporti anche duraturi e cooperare con organizzazioni, istituzioni ed enti impegnati nella lotta contro la mafia, la delinquenza organizzata e le altre forme di criminalità; curare le pubblicazioni.
La Fondazione potrà compiere qualsiasi operazione patrimoniale, bancaria o finanziaria, necessaria od utile al perseguimento degli scopi della Fondazione medesima ed al compimento delle superiori attività.
La Fondazione inoltre si propone di istituire relazioni con altri enti o associazioni aventi finalità similari, scuole, enti locali ed altre istituzioni su tutto il territorio nazionale, per la realizzazione di gemellaggi, studi comparati ed altre iniziative comuni rientranti negli scopi della Fondazione.
La Fondazione potrà svolgere la propria attività su tutto il territorio nazionale.
Art. 5
Il patrimonio iniziale della Fondazione è di Euro 35.822,24 (Euro trentacinquemilaottocentoventidue virgola ventiquattro) (pari a £ 69.361.529 – Lire sessantanovemilionitrecento sessantunomilacinquecentoventinove).
Tale patrimonio potrà essere aumentato ed alimentato con:
– elargizioni corrisposte da enti o privati;
– fondi raccolti con pubbliche sottoscrizioni, debitamente autorizzate a norma di legge;
– eventuali contributi dello Stato, della Regione, di Enti Locali, di Enti pubblici e privati;
– beni mobili ed immobili che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo e che siano destinati al patrimonio;
– avanzi di gestione che il Consiglio Generale, su proposta del Comitato Direttivo, con proprie deliberazioni in sede di approvazione del bilancio, disporrà di destinare ad incremento del patrimonio.
Art. 6
Sono Organi della Fondazione:
– il Presidente della Fondazione;
– il Comitato Direttivo;
– il Collegio dei Revisori;
– il Consiglio Generale.
Il Presidente della Fondazione è eletto dal Comitato Direttivo.
Il Comitato Direttivo è costituito da tre a cinque membri, dei quali uno designato dalla famiglia Chinnici e gli altri eletti dal Consiglio Generale. Esso dura in carica tre anni.
Per “famiglia Chinnici” devono intendersi gli eredi diretti del dott. Rocco Chinnici e successivamente i loro discendenti in linea retta.
Per il primo triennio le cariche vengono stabilite come da atto costitutivo.
Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri designati dal Consiglio Generale e rimane in carica tre anni.
Il Consiglio Generale è costituito dai promotori individuati nell’atto costitutivo e dalle persone cooptate dallo stesso Consiglio.
La cooptazione può aver luogo una sola volta all’anno e per non più di cinque persone, designate a maggioranza dal Consiglio Generale su proposta del Comitato Direttivo.
Art. 7
Il Presidente è il legale rappresentante della Fondazione. Egli convoca e presiede il Comitato Direttivo, esercita i poteri che gli sono conferiti dal presente Statuto nell’esecuzione dei programmi di attività e delle deliberazioni del Comitato Direttivo, adotta i provvedimenti necessari per il funzionamento amministrativo della Fondazione, ivi compresi gli eventuali provvedimenti di urgenza che dovranno essere sottoposti alle successive ratifiche del Comitato Direttivo alla prima riunione.
Il Presidente formula proposte al Comitato Direttivo, anche avvalendosi di consulenza esterna, in ordine ai programmi di attività ed al conferimento di incarichi di studio e consulenza.
In caso di mancanza o impedimento del Presidente ne fa le veci il Vice-Presidente o – in caso di impedimento o mancanza anche di quest’ultimo – il membro del Comitato più anziano di età. In caso di dimissioni, il Comitato Direttivo provvede alla nomina del nuovo Presidente tra i suoi componenti.
Il Presidente può delegare la rappresentanza della Fondazione limitatamente a specifici atti o specifiche categorie di atti al Vice-Presidente o ad altri membri del Comitato Direttivo o a componenti del Consiglio Generale, anche disgiuntamente tra loro.
Art. 9
Il Comitato Direttivo è presieduto dal Presidente della Fondazione ed in sua assenza dal Vice-Presidente o, in caso di assenza anche di quest’ultimo, dal componente più anziano.
Art. 10
Il Comitato Direttivo ha tutti i poteri per l’amministrazione del patrimonio della Fondazione e per la gestione delle entrate ordinarie e straordinarie, nonché per la ripartizione delle rendite annuali fra le diverse istituzioni o sezioni attraverso le quali la Fondazione perseguirà gli scopi sociali.
Art. 11
Il Comitato Direttivo si riunisce in via ordinaria almeno una volta ogni sei mesi ed in via straordinaria tutte le volte che il Presidente o almeno due membri lo reputino necessario. Si riunisce, altresì, a richiesta del Collegio dei Revisori.
La convocazione è effettuata con lettera raccomandata spedita cinque giorni prima o con telegramma spedito due giorni prima. Per la validità della seduta è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti il Comitato Direttivo. Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per l’approvazione dei bilanci, della normativa interna e del regolamento del personale e per l’acquisto e l’alienazione dei beni immobili, è richiesto il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti.
Alle sedute del Comitato Direttivo viene invitato anche il Collegio dei Revisori.
Alle sedute del Comitato Direttivo viene anche invitato – con funzioni consultive – il coordinatore del Comitato Studi individuato come al successivo art. 16.
Art. 12
I verbali delle deliberazioni del Comitato Direttivo devono essere trascritti in ordine cronologico su apposito registro e devono essere sottoscritti dal Presidente e dal Segretario.
Art. 8
Il Comitato Direttivo, costituito nei modi di cui al superiore art. 6, rimane in carica, come sopra già specificato, per tre anni. I suoi membri possono essere riconfermati.
Qualora alcuni dei suoi membri vengano meno o rinunzino all’incarico anzitempo, il Comitato Direttivo può procedere alla loro sostituzione mediante cooptazione.
I membri cooptati rimangono in carica sino alla successiva riunione del Consiglio Generale che deve provvedere alla loro conferma o alla loro sostituzione.
Art. 13
Il Segretario del Comitato viene nominato dal Comitato stesso, il quale provvede pure a determinarne i compiti.
Il Segretario svolge le sue funzioni anche in occasione dell’Assemblea del Consiglio Generale.
Art. 14
Il Comitato Direttivo può delegare parte dei suoi poteri ad uno o più dei suoi componenti.
Il Presidente, i membri del Comitato Direttivo ed il Segretario hanno diritto al rimborso delle eventuali spese documentate sostenute per ragioni dell’ufficio.
Art. 15
Il riscontro della gestione della Fondazione è esercitato da un Collegio dei Revisori composto da tre membri effettivi, di cui uno con funzioni di Presidente.
Il Presidente del Collegio ed almeno uno degli effettivi dovranno essere iscritti nell’Albo dei Revisori dei Conti.
I Revisori durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.
Ai componenti del Collegio dei Revisori spetta il rimborso delle spese documentate sostenute per ragioni dell’Ufficio.
Il Collegio dei Revisori esercita il suo mandato a norma degli artt. 2403 e segg. C.C. in quanto applicabili, vigilando sulla gestione, sulla regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili, nonché sull’osservanza delle leggi e del presente Statuto.
In particolare dovrà redigere le relazioni sul bilancio preventivo e sul conto consuntivo che saranno allegate agli stessi.
Per il primo triennio i componenti del Collegio dei Revisori vengono individuati come da atto costitutivo.
Art. 16
Il Consiglio Generale, costituito come all’art. 6, è presieduto dal Presidente della Fondazione – sostituito, in caso di assenza od impedimento, come previsto dall’art. 9 – ed è dallo stesso convocato in sessione ordinaria, nel primo quadrimestre di ogni anno e, in sessione straordinaria, su iniziativa del Presidente medesimo o su richiesta del Comitato Direttivo o del Collegio dei Revisori o di almeno un terzo dei componenti del Consiglio.
La convocazione è effettuata con le modalità previste per il Comitato Direttivo all’art. 11.
Il Consiglio Generale ha la sorveglianza sull’indirizzo amministrativo della Fondazione e particolarmente:
esamina, udita la relazione del Collegio dei Revisori, il bilancio;
discute ed approva la relazione del Comitato Direttivo sull’attività svolta dalla Fondazione nell’esercizio;
discute ed approva le modificazioni dello Statuto;
elegge i membri chiamati a comporre, ai sensi dell’art. 6, il Comitato Direttivo; designa i tre membri del Collegio dei Revisori; provvede alle eventuali cooptazioni di nuovi suoi membri.
I membri del Consiglio Generale possono delegare a partecipare alle sedute altri componenti dello stesso Consiglio. Ciascun componente non può rappresentare più di due membri.
Il Consiglio Generale delibera a maggioranza dei presenti.
Il Consiglio Generale designa al suo interno e su proposta del Comitato Direttivo, da due a quattro componenti ai quali vengono affidati compiti di studio e ricerca, nonché funzioni propositive nell’ambito dell’attività scientifica svolta dalla Fondazione.
Un altro componente, con funzioni di coordinamento, verrà designato dalla famiglia Chinnici sempre tra i membri del Consiglio Generale. I componenti così designati formeranno il Comitato di Studi ed avranno facoltà di sottoporre al Comitato Direttivo le tematiche da trattare e le iniziative di studio da attuare nell’ambito degli scopi della Fondazione, collaboreranno con il Comitato Direttivo nell’organizzazione di convegni, seminari, giornate di studio e nelle altre attività di contenuto scientifico e culturale.
Il Comitato di Studi si riunisce su impulso del membro coordinatore. In caso di dimissioni od impossibilità non temporanea di uno dei membri del Comitato di Studi, la sostituzione verrà effettuata dal Consiglio Generale o, nel caso del coordinatore, dalla famiglia Chinnici, tra le persone facenti parte del Consiglio Generale.
I membri del Comitato di Studi durano in carica tre anni e possono essere rieletti.
Il Comitato Direttivo è tenuto a consultare il coordinatore del Comitato di Studi per tutte le attività aventi contenuto scientifico.
I componenti del Comitato di Studi hanno diritto al rimborso delle eventuali spese documentate sostenute per ragioni dell’Ufficio.
Per il primo triennio i componenti del Comitato di Studi vengono individuati come da atto costitutivo.
Art. 17
L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Entro il 31 marzo di ogni anno devono essere approvati dal Comitato Direttivo il conto consuntivo ed il bilancio preventivo.
Art. 18
La Fondazione è costituita senza limite di durata.
Art. 19
Qualora la Fondazione non potrà più perseguire i suoi scopi istituzionali ed, in genere, ove ricorrano le cause di estinzione previste dalla legge, la Fondazione sarà dichiarata estinta dal Consiglio Generale con la maggioranza dei tre quarti dei suoi componenti ed in caso di mancato funzionamento di quest’Organo, dal Comitato Direttivo a maggioranza assoluta dei componenti.
Con la dichiarazione di estinzione della Fondazione si provvederà alla devoluzione del patrimonio, residuato all’adempimento delle obbligazioni, ad altre Fondazioni o Enti similari.
La Fondazione Rocco Chinnici è stata costituita il 24 luglio 2003 in occasione del ventesimo anniversario della tragica uccisione del Magistrato (29/7/1983), sulla scia di una serie di iniziative già da tempo adottate in sua memoria. Tra queste il Premio Rocco Chinnici, che testimonia la stima e l’affetto della cittadinanza di Partanna nei confronti del Giudice, viene indetto annualmente da una istituzione bancaria locale. E proprio durante lo svolgimento di una delle edizioni del Premio nasceva, come istanza spontanea della cittadinanza, l’idea della fondazione, che veniva subito fatta propria, con grande entusiasmo, dai familiari di Chinnici e da un qualificato gruppo di suoi amici ed estimatori.
Oltre alla presenza dei familiari, infatti, l’iniziativa ha visto l’autorevole adesione di diversi colleghi di Rocco Chinnici, magistrati di vertice degli uffici giudiziari operanti nei distretti di Corte d’Appello di Palermo e Caltanissetta, esponenti di vertice di alcune banche, docenti universitari, giornalisti ed il Generale della Guardia di Finanza (ris) Antonino Rametta, tra gli investigatori che collaborarono con Rocco Chinnici nelle prime difficili indagini finanziarie avviate tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta e da decenni fraterno amico dei familiari del Giudice e che è stato nominato presidente della neo-costituita Fondazione. L’elemento innovativo che caratterizza l’attività della Fondazione sta nella circostanza che essa si propone di rivolgersi non soltanto al mondo giudiziario ma anche a quello economico-finanziario ed a quello della scuola e della formazione; l’idea di base è di creare iniziative di comunicazione tra questi tre settori.
Il coinvolgimento di istituzioni economico-finanziarie accanto a quelle giudiziarie costituirà l’aspetto peculiare dell’attività della Fondazione Rocco Chinnici nel cercare di mettere a confronto le diverse esperienze, le diverse istanze e, con il coinvolgimento della scuola, di contribuire all’affermazione di una società sana ed ordinata.
Il confronto coi giovani sarà infatti un altro cardine della Fondazione, che vuole riprendere quel dialogo coi ragazzi che Chinnici aveva instaurato con grande successo e che è stato bruscamente interrotto con la sua morte. Rocco Chinnici era convinto che la rinascita della società potesse realizzarsi soltanto attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni: la Fondazione a lui intitolata recepisce questo insegnamento ed ai giovani intende dedicare buona parte della sua attività per dare un contributo nella formazione di un nuovo tessuto sociale, intriso di quella cultura della legalità per l’affermazione della quale Chinnici si batteva e che è il presupposto indispensabile della definitiva sconfitta della mafia, intesa non soltanto come sodalizio criminale ma anche come “mafiosità”, elemento inaccettabile di una certa mentalità isolana.
Per Onorare e ricordare le opere
dell’alto Magistrato antimafia.
Nell’onorare la memoria del Giudice ucciso e mantenere vivo il ricordo del suo impegno umano e professionale, sono tre gli ambiti nei quali si sviluppano le attività della Fondazione: quello giudiziario, quello economico-finanziario e quello della scuola e della formazione. L’idea di base è quella di stabilire iniziative di comunicazione tra questi tre settori e prende le mosse da alcune semplici osservazioni. L’emergenza economica e sociale della nostra Terra non è stata ancora superata. La lotta alla mafia ha conosciuto una stagione di lotta assai efficace sul piano repressivo e giudiziario; ma le iniziative in campo economico e sociale per affrancare il meridione dalla criminalità organizzata sono ancora insufficienti. Lo stato di sottosviluppo economico e sociale del Sud rispetto alle altre aree del Paese è un elemento di grave incertezza e disordine sociale. La cultura della legalità stenta ad affermarsi in situazioni di precarietà economica. Il coinvolgimento di istituzioni economico-finanziarie accanto a quelle giudiziarie caratterizza l’attività della Fondazione Rocco Chinnici nel cercare di mettere a confronto le diverse esperienze, le diverse istanze e, con il coinvolgimento della scuola, contribuire allo sviluppo di un tessuto economico sociale sano e ordinato, intriso di quella cultura della legalità per l’affermazione della quale Rocco Chinnici si batteva e che è il presupposto indispensabile della definitiva sconfitta non solo della mafia intesa come sodalizio criminale ma anche della “mafiosità” come elemento inaccettabile di una certa cultura isolana.
Organi Sociali
Consiglio Generale
Gen. Antonino Rametta – Presidente
Dott.ssa Caterina Chinnici – Vice Presidente
Sig. Alessandro Averna Chinnici
Dott.Antonio Balsamo
Dott. Giuseppe Barcellona
Prof.ssa Rita Cedrini
Dott. Salvatore Celesti
Dott.ssa Elvira Chinnici
Prof. Giorgio Chinnici
Avv. Giovanni Chinnici
Dott. Ettore Criscuoli
Dott. Luigi Croce
Dott. Roberto De Simone
On. Giuseppe Di Lello Finuoli
Dott. Renato Di Natale
Dott. Donato Di Trapani
Dott. Giovanni Finazzo
Avv. Salvatore Gallina Montana
Dott. Umberto Ginestra
Dott. Pietro Grasso
Dott. Francesco Ingargiola
Dott. Nicola La Rocca
Prof. Antonio La Spina
Dott. Francesco Maiolini
Dott. Maurizio Montagnese
Dott. Francesco Messineo
Dott. Vincenzo Oliveri
Ing. Massimo Plescia
Dott. Giovanni Bosco Puglisi
Dott.ssa Rosa Ricciardi
Dott. Aldo Rizzo
Dott. Carlo Rotolo
Dott. Salvatore Scaduti
Dott.ssa Rosa Alba Scaduto
Dott. Antonino Silvio Sciuto
Avv. Fausto Sinagra
Dott. Antonino Termini
Dott. Roberto Troiani
Prof. Sergio Vizzini
Comitato Direttivo
Gen. Antonino Rametta – Presidente
Dott.ssa Caterina Chinnici – Vice Presidente
Dott. Ettore Criscuoli
Dott. Carlo Rotolo
Dott. Antonino Termini
Comitato Studi
Avv. Giovanni Chinnici – Coordinatore
Dott. Antonio Balsamo
Dott. Umberto Ginestra
Ing. Massimo Plescia
Dott.ssa Rosa Ricciardi
Collegio dei Revisori
Prof. Sergio Vizzini – Presidente
Sig. Giovanni Cuttone
Dott. Giuseppe Mendolia
Segretario
Dott. Nicola La Rocca
Art. 1
Per onorare la memoria e mantenere vivo il ricordo della personalità e dell’impegno civile e professionale del dott. Rocco Chinnici, magistrato assassinato dalla mafia, è istituita la Fondazione “ROCCO CHINNICI”.
Art. 2
La Fondazione non ha scopo di lucro. Essa acquisirà personalità giuridica ai sensi degli artt. 12, 14 e segg. del Codice Civile.
Art. 3
La Fondazione ha sede in Partanna (TP) in via Vittorio Emanuele 219, Palazzo Calandra. La Fondazione potrà stabilire sedi secondarie od uffici in altre località in ambito nazionale.
Art. 4
La Fondazione persegue i seguenti scopi:
– approfondire e diffondere la conoscenza dei fenomeni mafiosi, criminali e di devianza dalla legalità, in tutte le loro manifestazioni;
– favorire la creazione e la diffusione di una sana cultura economica ed imprenditoriale contribuendo alla formazione di un tessuto economico-imprenditoriale locale resistente alle pressioni della criminalità mafiosa;
– promuovere contatti tra il mondo della giustizia, quello economico e quello della scuola e della formazione, finalizzati allo sviluppo della cultura della legalità con particolare attenzione alle generazioni più giovani;
– favorire iniziative di crescita sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di contribuire all’affermazione dei valori di legalità e giustizia ed all’ordinato sviluppo della società.
Per la realizzazione di tali scopi la Fondazione può:
istituire borse di studio; sovvenzionare studi, ricerche, indagini ed altre iniziative; organizzare o concorrere ad organizzare dibattiti, corsi e seminari di studio, convegni ed altre manifestazioni pubbliche; curare la raccolta di documenti, studi e scritti vari sui fenomeni di devianza; istituire un’emeroteca ed una biblioteca specialistica, aperta al pubblico; contribuire alla realizzazione da parte di terzi di iniziative rientranti negli scopi della Fondazione; stabilire rapporti anche duraturi e cooperare con organizzazioni, istituzioni ed enti impegnati nella lotta contro la mafia, la delinquenza organizzata e le altre forme di criminalità; curare le pubblicazioni.
La Fondazione potrà compiere qualsiasi operazione patrimoniale, bancaria o finanziaria, necessaria od utile al perseguimento degli scopi della Fondazione medesima ed al compimento delle superiori attività.
La Fondazione inoltre si propone di istituire relazioni con altri enti o associazioni aventi finalità similari, scuole, enti locali ed altre istituzioni su tutto il territorio nazionale, per la realizzazione di gemellaggi, studi comparati ed altre iniziative comuni rientranti negli scopi della Fondazione.
La Fondazione potrà svolgere la propria attività su tutto il territorio nazionale.
Art. 5
Il patrimonio iniziale della Fondazione è di Euro 35.822,24 (Euro trentacinquemilaottocentoventidue virgola ventiquattro) (pari a £ 69.361.529 – Lire sessantanovemilionitrecento sessantunomilacinquecentoventinove).
Tale patrimonio potrà essere aumentato ed alimentato con:
– elargizioni corrisposte da enti o privati;
– fondi raccolti con pubbliche sottoscrizioni, debitamente autorizzate a norma di legge;
– eventuali contributi dello Stato, della Regione, di Enti Locali, di Enti pubblici e privati;
– beni mobili ed immobili che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo e che siano destinati al patrimonio;
– avanzi di gestione che il Consiglio Generale, su proposta del Comitato Direttivo, con proprie deliberazioni in sede di approvazione del bilancio, disporrà di destinare ad incremento del patrimonio.
Art. 6
Sono Organi della Fondazione:
– il Presidente della Fondazione;
– il Comitato Direttivo;
– il Collegio dei Revisori;
– il Consiglio Generale.
Il Presidente della Fondazione è eletto dal Comitato Direttivo.
Il Comitato Direttivo è costituito da tre a cinque membri, dei quali uno designato dalla famiglia Chinnici e gli altri eletti dal Consiglio Generale. Esso dura in carica tre anni.
Per “famiglia Chinnici” devono intendersi gli eredi diretti del dott. Rocco Chinnici e successivamente i loro discendenti in linea retta.
Per il primo triennio le cariche vengono stabilite come da atto costitutivo.
Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri designati dal Consiglio Generale e rimane in carica tre anni.
Il Consiglio Generale è costituito dai promotori individuati nell’atto costitutivo e dalle persone cooptate dallo stesso Consiglio.
La cooptazione può aver luogo una sola volta all’anno e per non più di cinque persone, designate a maggioranza dal Consiglio Generale su proposta del Comitato Direttivo.
Art. 7
Il Presidente è il legale rappresentante della Fondazione. Egli convoca e presiede il Comitato Direttivo, esercita i poteri che gli sono conferiti dal presente Statuto nell’esecuzione dei programmi di attività e delle deliberazioni del Comitato Direttivo, adotta i provvedimenti necessari per il funzionamento amministrativo della Fondazione, ivi compresi gli eventuali provvedimenti di urgenza che dovranno essere sottoposti alle successive ratifiche del Comitato Direttivo alla prima riunione.
Il Presidente formula proposte al Comitato Direttivo, anche avvalendosi di consulenza esterna, in ordine ai programmi di attività ed al conferimento di incarichi di studio e consulenza.
In caso di mancanza o impedimento del Presidente ne fa le veci il Vice-Presidente o – in caso di impedimento o mancanza anche di quest’ultimo – il membro del Comitato più anziano di età. In caso di dimissioni, il Comitato Direttivo provvede alla nomina del nuovo Presidente tra i suoi componenti.
Il Presidente può delegare la rappresentanza della Fondazione limitatamente a specifici atti o specifiche categorie di atti al Vice-Presidente o ad altri membri del Comitato Direttivo o a componenti del Consiglio Generale, anche disgiuntamente tra loro.
Art. 9
Il Comitato Direttivo è presieduto dal Presidente della Fondazione ed in sua assenza dal Vice-Presidente o, in caso di assenza anche di quest’ultimo, dal componente più anziano.
Art. 10
Il Comitato Direttivo ha tutti i poteri per l’amministrazione del patrimonio della Fondazione e per la gestione delle entrate ordinarie e straordinarie, nonché per la ripartizione delle rendite annuali fra le diverse istituzioni o sezioni attraverso le quali la Fondazione perseguirà gli scopi sociali.
Art. 11
Il Comitato Direttivo si riunisce in via ordinaria almeno una volta ogni sei mesi ed in via straordinaria tutte le volte che il Presidente o almeno due membri lo reputino necessario. Si riunisce, altresì, a richiesta del Collegio dei Revisori.
La convocazione è effettuata con lettera raccomandata spedita cinque giorni prima o con telegramma spedito due giorni prima. Per la validità della seduta è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti il Comitato Direttivo. Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per l’approvazione dei bilanci, della normativa interna e del regolamento del personale e per l’acquisto e l’alienazione dei beni immobili, è richiesto il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti.
Alle sedute del Comitato Direttivo viene invitato anche il Collegio dei Revisori.
Alle sedute del Comitato Direttivo viene anche invitato – con funzioni consultive – il coordinatore del Comitato Studi individuato come al successivo art. 16.
Art. 12
I verbali delle deliberazioni del Comitato Direttivo devono essere trascritti in ordine cronologico su apposito registro e devono essere sottoscritti dal Presidente e dal Segretario.
Art. 8
Il Comitato Direttivo, costituito nei modi di cui al superiore art. 6, rimane in carica, come sopra già specificato, per tre anni. I suoi membri possono essere riconfermati.
Qualora alcuni dei suoi membri vengano meno o rinunzino all’incarico anzitempo, il Comitato Direttivo può procedere alla loro sostituzione mediante cooptazione.
I membri cooptati rimangono in carica sino alla successiva riunione del Consiglio Generale che deve provvedere alla loro conferma o alla loro sostituzione.
Art. 13
Il Segretario del Comitato viene nominato dal Comitato stesso, il quale provvede pure a determinarne i compiti.
Il Segretario svolge le sue funzioni anche in occasione dell’Assemblea del Consiglio Generale.
Art. 14
Il Comitato Direttivo può delegare parte dei suoi poteri ad uno o più dei suoi componenti.
Il Presidente, i membri del Comitato Direttivo ed il Segretario hanno diritto al rimborso delle eventuali spese documentate sostenute per ragioni dell’ufficio.
Art. 15
Il riscontro della gestione della Fondazione è esercitato da un Collegio dei Revisori composto da tre membri effettivi, di cui uno con funzioni di Presidente.
Il Presidente del Collegio ed almeno uno degli effettivi dovranno essere iscritti nell’Albo dei Revisori dei Conti.
I Revisori durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.
Ai componenti del Collegio dei Revisori spetta il rimborso delle spese documentate sostenute per ragioni dell’Ufficio.
Il Collegio dei Revisori esercita il suo mandato a norma degli artt. 2403 e segg. C.C. in quanto applicabili, vigilando sulla gestione, sulla regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili, nonché sull’osservanza delle leggi e del presente Statuto.
In particolare dovrà redigere le relazioni sul bilancio preventivo e sul conto consuntivo che saranno allegate agli stessi.
Per il primo triennio i componenti del Collegio dei Revisori vengono individuati come da atto costitutivo.
Art. 16
Il Consiglio Generale, costituito come all’art. 6, è presieduto dal Presidente della Fondazione – sostituito, in caso di assenza od impedimento, come previsto dall’art. 9 – ed è dallo stesso convocato in sessione ordinaria, nel primo quadrimestre di ogni anno e, in sessione straordinaria, su iniziativa del Presidente medesimo o su richiesta del Comitato Direttivo o del Collegio dei Revisori o di almeno un terzo dei componenti del Consiglio.
La convocazione è effettuata con le modalità previste per il Comitato Direttivo all’art. 11.
Il Consiglio Generale ha la sorveglianza sull’indirizzo amministrativo della Fondazione e particolarmente:
esamina, udita la relazione del Collegio dei Revisori, il bilancio;
discute ed approva la relazione del Comitato Direttivo sull’attività svolta dalla Fondazione nell’esercizio;
discute ed approva le modificazioni dello Statuto;
elegge i membri chiamati a comporre, ai sensi dell’art. 6, il Comitato Direttivo; designa i tre membri del Collegio dei Revisori; provvede alle eventuali cooptazioni di nuovi suoi membri.
I membri del Consiglio Generale possono delegare a partecipare alle sedute altri componenti dello stesso Consiglio. Ciascun componente non può rappresentare più di due membri.
Il Consiglio Generale delibera a maggioranza dei presenti.
Il Consiglio Generale designa al suo interno e su proposta del Comitato Direttivo, da due a quattro componenti ai quali vengono affidati compiti di studio e ricerca, nonché funzioni propositive nell’ambito dell’attività scientifica svolta dalla Fondazione.
Un altro componente, con funzioni di coordinamento, verrà designato dalla famiglia Chinnici sempre tra i membri del Consiglio Generale. I componenti così designati formeranno il Comitato di Studi ed avranno facoltà di sottoporre al Comitato Direttivo le tematiche da trattare e le iniziative di studio da attuare nell’ambito degli scopi della Fondazione, collaboreranno con il Comitato Direttivo nell’organizzazione di convegni, seminari, giornate di studio e nelle altre attività di contenuto scientifico e culturale.
Il Comitato di Studi si riunisce su impulso del membro coordinatore. In caso di dimissioni od impossibilità non temporanea di uno dei membri del Comitato di Studi, la sostituzione verrà effettuata dal Consiglio Generale o, nel caso del coordinatore, dalla famiglia Chinnici, tra le persone facenti parte del Consiglio Generale.
I membri del Comitato di Studi durano in carica tre anni e possono essere rieletti.
Il Comitato Direttivo è tenuto a consultare il coordinatore del Comitato di Studi per tutte le attività aventi contenuto scientifico.
I componenti del Comitato di Studi hanno diritto al rimborso delle eventuali spese documentate sostenute per ragioni dell’Ufficio.
Per il primo triennio i componenti del Comitato di Studi vengono individuati come da atto costitutivo.
Art. 17
L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Entro il 31 marzo di ogni anno devono essere approvati dal Comitato Direttivo il conto consuntivo ed il bilancio preventivo.
Art. 18
La Fondazione è costituita senza limite di durata.
Art. 19
Qualora la Fondazione non potrà più perseguire i suoi scopi istituzionali ed, in genere, ove ricorrano le cause di estinzione previste dalla legge, la Fondazione sarà dichiarata estinta dal Consiglio Generale con la maggioranza dei tre quarti dei suoi componenti ed in caso di mancato funzionamento di quest’Organo, dal Comitato Direttivo a maggioranza assoluta dei componenti.
Con la dichiarazione di estinzione della Fondazione si provvederà alla devoluzione del patrimonio, residuato all’adempimento delle obbligazioni, ad altre Fondazioni o Enti similari.
Fondazione Rocco Chinnici
Via Vittorio Emanuele, 219
Partanna (TP), Italia
Tel - Fax 0924922021
info@fondazionechinnici.it
© Fondazione Rocco Chinnici, 2021
Design Tomo
Fondazione Rocco Chinnici
Via Vittorio Emanuele, 219
Partanna (TP), Italia
Tel - Fax 0924922021
info@fondazionechinnici.it
© Fondazione Rocco Chinnici, 2021
Design Tomo